Il Reddito di emergenza è una misura di sostegno per tutti coloro che non rientrano in nessuno dei bonus previsti dal Decreto Cura Italia per sopperire all’emergenza coronavirus. Il decreto di aprile ha pressapoco le stesse fattezze di quello di marzo per quanto concerne i sussidi ai cittadini. Sono previste poche novità rispetto al Decreto Cura Italia, tutte abbastanza importanti. Alcuni bonus saranno ritoccati verso l’altro, mentre è previsto l’inserimento di nuovi compensi per coloro che sono rimasti fuori da ogni forma di sostentamento (anche dal Reddito di ultima istanza) durante il terzo mese dell’anno.
Reddito di Emergenza per chi non riceve quello di cittadinanza
A tal proposito, sarà istituito il Reddito di Emergenza per circa 3 miliardi di euro. Ad annunciarlo è stata la ministra del lavoro Nunzia Catalfo. Con questa modalità, anche i cittadini che non hanno alcun sostegno potranno ricevere un aiuto per sopperire al momento di forte crisi economica. Al momento sono in corso le verifiche per valutare la possibile platea di richiedenti, che con tutta probabilità saranno in tanti.
Secondo la stima del presidente dell’Inps Pasquale Tridico, potrebbero presentare la domanda circa 1 milione i nuclei familiari, con una media 2,5-3 membri per nucleo. In base a questo calcolo, la spesa si aggirerebbe intorno ai 2 miliardi di euro. Quindi, sarebbe un costo decisamente in linea con quanto ipotizzato dal Ministero del Lavoro.
Reddito di emergenza, requisiti e modalità di richiesta
A chi spetta nello specifico il nuovo Reddito di Emergenza? Prima di tutto è bene specificare che la cifra varia da persona a persona a seconda del numero di persone presenti all’interno del nucleo familiare. Oscillerà da un minimo di 400 euro ad un massimo di 800 euro. L’obiettivo è quello di garantire un aiuto per qualche mese (si parla di due mesi) anche a coloro che finora sono rimasti fuori dalle misure di sostegno.
Dunque, a beneficiarne saranno nello specifico: lavoratori precari, lavoratori in nero, irregolari, intermittenti, badanti, baby sitter, colf, lavoratori che hanno finito il sussidio di disoccupazione, stagionali come bagnini, camerieri, addetti alle pulizie e animatori turistici e i soggetti che hanno contratti per brevi periodi (giorni, settimane o al massimo qualche mese). Naturalmente il Reddito di Emergenza è antitetico rispetto al Reddito di Cittadinanza. Chi già percepisce quest’ultimo non può richiedere il primo. Al contempo chi non può accedere al RDC può invece presentare la richiesta per il REM.
Come richiedere il Reddito di Emergenza
Ed ecco che sopraggiunge l’altro punto cruciale della questione. Cosa bisogna fare per poter ottenere Il Reddito di Emergenza? L’ipotesi più accreditata al momento è che possa bastare l’autocertificazione sostenendo di non avere mezzi di sussistenza. Un modo per rendere più celere la procedura. In questo caso i controlli per la verifica dei requisisti verrebbero posticipati ad una fase successiva. Passando al pagamento potrebbe essere utilizzata la carta del Reddito di Cittadinanza, in modo tale da controllare le spese effettuate. L’alternativa è l’accredito del bonus direttamente sul conto corrente del beneficiario. La durata del compenso potrebbe essere di una o due mesi. Un fattore che dipende da quanto ancora si protrarrà l’emergenza Covid-19.