Astrazeneca: Il Paul Ehrlich Institut, ente regolatorio tedesco, tramite un domumento pubblicato, ha spiegato il motivo per cui la Germania ha sospeso il vaccino Astrazeneca. Il testo riporta varie informazioni a riguardo, tra cui la notizia che fino al 15 marzo, nella Nazione, sono stati riscontrati ben sette casi di una forma grave di trombosi venosa al cervello, una malattia molto difficile da curare. Questi 7 casi, hanno un’età compresa tra i 20 e i 50 anni, e sono precisamente 6 donne e un uomo, tra cui 3 deceduti.
Astrazeneca, Germania spiega la sospensione: «Troppi casi di trombosi rispetto al normale»
L’ente tedesco, sta ancora indagando se ci siano effettive correlazioni tra il vaccino e questi 7 casi, ma in ogni caso è stata decisa la sospensione del vaccino. Il Paul Ehrlich Institut, consiglia di recarsi immediatamente da un medico, se dopo aver ricevuto la dose di Astrazeneca; si avverte malessere e mal di testa dai 4 ai 16 giorni dopo la somministrazione. Inoltre, l’ente afferma anche che, i casi di trombosi venosa cerebrale , sono stati molti di più di quelli che ci si aspettava nella popolazione non vaccinata; infatti, nella farmacologia, un test fondamentale è quando i casi avversi sono molto più frequenti tra i gruppi dei vaccinati; rispetto a coloro che non hanno ricevuto il vaccino.
Ultimamente, ci si domanda spesso se sia possibile ricevere due vaccini diversi, soprattutto dopo che quello Astrazeneca è stato bloccato. L’ente tedesco, in risposta a questa domanda frequente, spiega nelle faq che “si raccomanda di completare il vaccino con un solo farmaco, perché al momento, non ci sono dati sufficienti ora per sapere cosa comporta assumere due vaccini diversi”.
E proprio per questa ragione, si consiglia che la protezione vaccinale, non andrebbe completata con un altro vaccino differente. La decisione di fermarsi è stata presa dai singoli stati; in alcuni casi solo per alcuni lotti sospetti e in altri per tutti i lotti a disposizione. E alla base di quella tedesca c’è appunto; il rapporto del Paul Ehrlich Institute che ha deciso di rendere pubbliche le sue valutazioni in un draft di 4 pagine strutturato in Faq.