“Ecco cosa fa oggi Anastasiya”: Riguardo le ultime novità di Anastasiya Kylemnyk, la fidanzata di Luca Sacchi, il giovane ucciso a Roma il 23 ottobre 2019 con un colpo di pistola alla testa, in tanti si sono infastiditi.
La giovane, che è imputata per violazione della legge sulle sostanze stupefacenti; ha iniziato a svolgere il servizio civile come insegnante d’italiano a Spinaceto, presso il centro di aggregazione giovanile.
“Ecco cosa fa oggi Anastasiya”. Omicidio Luca Sacchi, la nuova vita della compagna
A riportare questa notizia è Il Tempo. Anastasiya, é stata prima selezionata dal dipartimento delle politiche giovanili, e dopo aver aderito al bando del 21 dicembre 2020; si è classificata al quarto posto della graduatoria provvisoria per “Diritti in rete – Solidarietà; inclusione e contrasto alle discriminazioni”, il 12 marzo ha sostenuto un colloquio ed è stata presa da Arci.
Come riporta Il Corriere della Sera, l’avvocato della ragazza, Giuseppe Cincioni, dichiara : “Anastasiya Kylemnyk ha tutte le carte in regola per poter svolgere questo nuovo lavoro.
Ci tengo a sottolineare, ove non fosse chiaro, che fino alla conclusione del processo vale la presunzione d’innocenza.
Chiunque dovesse denigrare il suo nome sarà prontamente querelato”. In questo momento, la ventiseienne imputata, si divide tra l’aula di tribunale; e il Centro di aggregazione giovanile di Spinaceto, ricevendo mensilmente l’importo di 439 euro.
Dato che Anastasiya Kylemnyk al momento è solo imputata e non condannata, ha avuto la possibilità di partecipare al bando di selezione per 55.793 volontari a livello nazionale.
Intanto però, l’amico della giovane vittima, Giovanni Princi, accusato dello stesso reato della fidanzata di Luca, è già stato condannato a 4 anni di reclusione. In attesa della sentenza, la ragazza, insegnerà a bambini e adolescenti.
Magari alla fine non sarà condannata e potrà cominciare a vivere una nuova vita cercando di dimenticare il passato e i suoi fantasmi, ma per il momento quel tragico capitolo della sua vita non ha ancora la parola fine.