Eva Kaili: carriera, vita privata e indagini (Qatargate)

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Eva Kaili Qatargate

Eva Kaili: carriera, vita privata e indagini (Qatargate)

Eva Kaili è una politica di origine greca che sta facendo scalpore nel panorama politico europeo perché è stata coinvolta in prima persona nell’inchiesta sui fondi del Qatar.

Prima di intraprendere la carriera politica nel Movimento socialista panellenico, Kaili si era guadagnata un grande rispetto come giornalista, avendo condotto per diverso tempo un telegiornale. Si è poi affermata nella politica greca dal 2007 al 2012, quando ha assunto la carica di deputato del Parlamento Greco.

La carriera

Eva Kaili, nata il 26 ottobre 1978 a Salonicco, in Grecia, è una straordinaria 44enne con una carriera politica eccezionalmente lunga. I suoi genitori sono Alexandros Kailis e Maria Ignatiadou, che l’hanno sostenuta fin dall’inizio del suo percorso, quando è diventata una delle più giovani donne deputate (dal 2007 al 2012).

Era stata eletta poco prima di completare gli studi all’Università del Pireo. Vediamo ora come Kaili, arrestata in Belgio nell’ambito dell’inchiesta sulla corruzione di alcuni funzionari europei attraverso i fondi del Qatar, si è messa nei guai.

Quando è scoppiato il Qatargate, Kaili era già stata eletta vicepresidente del Parlamento europeo, un risultato ottenuto grazie al suo impegno nel Pasok, un partito socialista greco.

Dopo essersi laureata in architettura, Kaili ha deciso di intraprendere la carriera televisiva e da allora è diventata una popolare presentatrice di una delle emittenti più amate della Grecia. Ma il suo successo non si è limitato al mondo dei media: Kaili è stata anche consulente per un gruppo di media associati e ha svolto un ruolo di consulenza per l’Associazione greca dell’industria farmaceutica

Vita privata e indagini

Eva Kaili è una delle voci femminili più forti della politica greca. Eletta come uno dei più giovani membri del partito Pasok nel 2007, la carriera di Kaili ha subito un’ulteriore svolta quando è approdata tra i banchi del Parlamento europeo nel 2014.

Tra i suoi successi e i suoi onori c’è anche la sua vita privata intrecciata con un altro connazionale europeo, l’italiano Francesco Giorgi, con cui Kaili ha una figlia.

I due sono stati successivamente collegati all’indagine e hanno portato il segretario del Pasok, Nikos Androulakis, a prendere le distanze dall’eurodeputata. Resta da vedere se la sua carriera politica potrà resistere all’esame dell’opinione pubblica.

Il leader del movimento socialista greco aveva già informato Kaili a settembre che la sua candidatura non sarebbe stata portata avanti, e già a luglio c’erano state avvisaglie di un’indagine accompagnata dalla pubblicazione di alcune intercettazioni.

Come se non bastasse, lo stesso Androulakis è stato vittima di un tentativo di hackeraggio dello smartphone con un programma spyware. Ciò ha provocato un’ondata di polemiche in tutti i media greci, definendolo “watergate greco”, e ha portato a un ulteriore controllo su Kaili, che è stata anche intervistata dalla sua ex emittente e ha rilasciato dichiarazioni su incidenti simili accaduti ad altri politici.

La progressione delle dichiarazioni borderline, i viaggi nei Paesi arabi e il recente blitz hanno fatto sorgere dubbi tra i membri del partito e alla fine hanno segnato il destino di Kaili come non candidata alla rielezione.

All’inizio di dicembre 2022, Eva Kaili è stata arrestata e rimossa dal suo incarico.

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