L’amaro sfogo di Concetta Serrano
Chi non ricorda il delitto di Avetrana? E’ stato un duro colpo per tutti. Il dolore e lo strazio, provato da ogni italiano, però non potrà mai essere paragonato, a quello che ha vissuto e vive quotidianamente la mamma di Sarah.
La vittoria conseguita dall’avvocato di Sabrina Misseri, ha però riaperto nel cuore di mamma Concetta una grande ferita.
Il professionista, è riuscito a dimostrare che la sua assistita, fino ad oggi, in carcere, ha avuto un comportamento esemplare.
Queste note positive, conseguite da Sabrina nel corso degli anni, hanno permesso che venisse ribaltato, il giudizio del magistrato di sorveglianza, che a suo tempo, aveva rigettato ogni sconto di pena per la detenuta.
L’avvocato Nicola Marseglia, ha presentato in Tribunale, tutte le argomentazioni del caso.
Lo stesso Marseglia, in Tribunale, è riuscito a dimostrare, che il diniego di uno sconto di pena, era dovuto, solo dal fatto che la ragazza, non si fosse, mai dichiarata colpevole.
Il tribunale di sorveglianza di Taranto
Il Tribunale si sorveglianza di Taranto, ha accolto e fatte sue, le argomentazione del professionista, per cui ha deliberato che Sabrina Messeri:
“potrà godere di oltre un anno e quattro mesi di liberazione anticipata, per il periodo di detenzione che va dal 15 ottobre 2010, al 15 ottobre 2016. Lo sconto di pena, sarà pari ad un totale di 495 giorni. Ai 495 giorni di sconto pena, andranno poi aggiunti quelli per gli anni successivi al 2016.
L’amaro sfogo di mamma Concetta
Mamma Concetta, che ha sempre dimostrato una grande fiducia nella giustizia, ancora una volta con i toni pacati, che l’hanno sempre contraddistinta, ha rilasciato un amaro sfogo.
Mamma Concetta, dopo essere stata informata, dello sconto di pena, deliberato da parte del tribunale di Taranto, ha detto:
“Non entro nel merito della decisione dei giudici, che avranno senz’altro applicato la legge. Per una mamma a cui è stata strappata una figlia, è molto dura accettare quanto deliberato oggi, dal Tribunale.
Se una persona condannata, chiede una riduzione della sua condanna, è perchè non prova lo stesso strazio, che può provare una persona a cui è stata strappata una persona cara. Un omicida, se provasse un vero pentimento, chiederebbe di scontare in toto la sua pena.
Non chiederebbe sconti, per riaprire ferite che non si potranno mai rimarginare!”
Lo sconto di pena era già stato accettato per la zia di Sarah
Oggi quindi le due donne, rispettivamente zia e cugina della vittima, potranno godere in toto di tutti i privilegi di legge.
Potranno assaporare una libertà inaspettata. Concetta, invece sconterà l’ergastolo del dolore per tutta la vita.