L’assistente sociale: Avverte la famiglia di non adottare quella bimba, ma loro ignorano il consiglio e la loro vita non sarà mai più la stessa

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L’assistente sociale: Avverte la famiglia di non adottare quella bimba, ma loro ignorano il consiglio e la loro vita non sarà mai più la stessa.

La storia della famiglia Lierow

Bernie e Diane, avevano sempre sognato di avere una grande famiglia, con tanti figli.

In effetti il loro sogno si era realizzato, avevano avuto cinque figli. La loro vita era piena e loro erano sempre indaffarati. Quando un giorno i ragazzi sono cresciuti, ognuno di loro, ha iniziato a prendere la propria strada e quattro, hanno lasciato la casa paterna.

 

La coppia, a quel punto si è sentita come svuotata, la loro grande casa, sempre caotica, piena, era diventata come un guscio vuoto e sentivo ancora il bisogno di donare tanto amore.

All’unisono, decisero, di adottare un bambino abbandonato. Ritennero che era giusto che tutto l’amore che Dio aveva concesso loro, fosse dirottato anche verso chi, non aveva avuto la fortuna di avere dei genitori.

Da quel momento, la loro vita, non è cambiata, ma è stata completamente sconvolta!

L’assistente sociale consiglia loro di non farlo!

Bernie e Diane, contattarono una agenzia locale per l’adozione e poi parteciparono a un evento in cui avrebbero dovuto incontrare il loro bambino .

C’erano molti bambini all’evento, ma Diane non riusciva a staccare gli occhi da una foto in bianco e nero. Era l’immagine di una bimba, che non era stata in grado di partecipare. L’assistente in cui erano in contatto, sembrò da subito contrariata dall’interessamento vero quella bimba.

 

“Ho sentito un’attrazione inspiegabile per lei “, ha commentato la donna.

La coppia, decise di chiedere informazioni riguardo a quella bimba e l’assistente, li sconsigliò caldamente, di non adottarla. Disse loro:

Non riuscirete mai ad amarla, c’è qualcosa di strano in lei, non è l’ideale per essere adottata, ve ne pentirete e la porterete indietro in poco tempo!

L’istinto disse loro di non ascoltare il consiglio ricevuto dall’assistente!

Decisero di voler incontrare la bimba. Parlarono con l’assistente che la seguiva e vennero a conoscenza di una storia incresciosa, incredibile e surreale.

La bambina era cresciuta in condizioni terribili, si chiamava Danielle Crockett ma era meglio conosciuta come “la ragazza alla finestra”.

Un giorno, la polizia, aveva ricevuto una telefonata inquietante da un vicino che affermava che qualcosa di strano e terribile stava accadendo nella casa accanto. Il vicino, riferiva che aveva visto più volte attraverso una finestra che affacciava fronte strada, un volto pallido e magro e una figura di una bimba emaciata.

Mark Holste, il detective ed un agente, si recarono sul posto e ciò che videro non sono mai più riusciti a dimenticarlo.

“È stata la più agghiacciante negligenza di un adulto, nei confronti di una bambina, che abbia mai visto in vita mia e in tutta la mia carriera di agente. Sembrava che stessimo camminando sui gusci delle uova, era impossibile fare un passo senza schiacciare scarafaggi.

Trovammo una bimba abbandonata su un materasso in condizioni terribili. La sua stanza, aveva le dimensioni di un armadio e c’erano dozzine di pannolini sporchi. Il tempo dell’abbandono e le terribili condizioni di vita, le avevano causato gravi danni. La piccola scoprimmo solo in seguito che aveva 6 anni, ma a vederla, appariva molto più piccola!

Dalle indagini, scoprimmo che il suo nome era Danielle. Non parlava né mangiava cibo solido, era totalmente coperta di pidocchi e pulci. Pesava a mala pena, solo 21 chili quando la trovammo.

La madre della bambina, ci disse che lei non era in grado di accudirla e che già faceva molto più delle sue possibilità! “

La psicologa

La psicologa che ha esaminò Danielle, ha spiegato che l’85% del nostro cervello si sviluppa durante i primi 5 anni della nostra vita. Danielle, al momento del ritrovamento, presentava capacità intellettive di un bimbo molto piccolo, perché era stata privata di tutti i contatti umani dal momento della nascita al suo ritrovamento. Era stata isolata da tutto il mondo e non aveva mai interagito con nessuno.

La madre perse la custodia della bimba e per sei mesi Danielle fu ricoverata in ospedale.

Bernie e Diane rimasero sconvolti dalla storia della bambina e la loro decisione prese ancora più vigore e dichiararono di volerla adottare anche se capivano che la loro vita, sarebbe cambiata per sempre.

La loro nuova vita

Danielle, al suo arrivo in casa,mostrò da subito un grande disagio e mise a dura prova l’amore e la pazienza di questi genitori adottivi, che l’avevano voluta e attesa come si fa con un proprio figlio.

La piccola, non conosceva l’uso delle posate, nè del cibo. Aveva almeno 7 o 8 crisi nervose al gioeno. Si rifiutava di uscire di casa e quando loro proprio per il suo bene le imponevano delle cose, lei si gettava a terra urlando.

Rifiutava di mangiare, o meglio lo faceva solo quando arrivava all’estremo delle sue forze. La psicologa, spiegò loro che Danielle non aveva imparato a controllare il suo appetito, poichè in tutti quei sei anni della sua vita, aveva solo soppravvisuta Nonostante le difficoltà, Diane e Bernie non si arresero!

Combatteremo insieme nonostante l’assistente sociale fosse scettica

Grazie all’amore di queste due persone eccezionali, la bimba iniziò a fare progressi significativi, ed a compiere piccole azioni come lavarsi le mani, andare in bagno da sola o lavarsi i denti.

“Nostra figlia ha superato tutte le aspettative. Gli psicologi erano scettici su una sua ripresa e che potesse un giorno compiere azioni per noi del tutto normali. Ciò che noi poteva apparire come una cosa normale, per lei era invece un grande passo. Ha imparato cose che mai nessuno pensava, avesse mai potuto fare!

Ha ancora molte difficoltà nel parlare, ma inaspettatamente un giorno a salutato Bernie con un “ciao papà” ed è venuta a dirci ad entrambi “Vi amo”.

Dopo il terribile maltrattamento subito dalla madre biologica, Danielle ha difficoltà ancor oggi a relazionarsi con gli altri e sopratutto con le figure femminili. Ha ancora problemi con il cibo.

Ora inizia ad essere una ragazza e anche se c’è ancora molta strada da fare, i progressi che compie giorno dopo giorno sono favolosi e le aprono la strada per un un grande futuro.

Siamo certi che riuscirà a recuperare con il tempo e a colmare tutte le lacune che presenta. Lei sente che noi l’amiamo e che siamo disposti ogni giorno a combattere insieme a lei. Noi le doniamo solo la nostra pazienza e il nostro amore, lei invece sta facendo tutto il resto!”

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