“Sebbene tutte le aggressioni verso i bambini, specialmente così vulnerabili e in tenera età, da parte di un genitore siano genericamente una violazione della fiducia;“la sua ingiuria è lontana dalle più gravi ingiurie dello stesso tipo in termini di grado di forza utilizzato e di durata dell’aggressione”.
E ancora: “In questo caso noto in particolare l’opinione del pediatra che ha curato la bambina e che ha asserito che non ci sono fratture o ferite intracraniche e che le ferite possono essere completamente curate”.
Così il giudice Jack Costello in tribunale per una sentenza choc:
in Australia Lorien Norman; 26 anni; ha scampato la prigione nonostante sia stata giudicata colpevole per aver ferito sua figlia di 8 mesi con un cucchiaio.
La pena poteva prevedere fino a 13 anni di carcere; ma la donna non sconterà nemmeno un giorno.
La donna se l’è cavata con una multa di 500 dollari e la “promessa di due anni di buona condotta” . La giuria non ha ritenuto le ferite della bimba particolarmente gravi e non ha tenuto conto che quando è arrivata la polizia che la donna stessa aveva chiamato dopo aver picchiato la bimba, minacciava di buttarla dal balcone. La notizia è stata duramente criticata su internet, come riporta il Daily Mail. (Continua dopo le foto)
A nulla sono valse le immagini di come aveva ridotto la piccola Evie, con il viso coperto di lividi. Visitata in ospedale, presentava segni a collo, fronte, orecchie e braccia. La sentenza, riportata dal Daily Mail, lascia di ghiaccio: la madre è in libertà condizionale e dovrà recarsi regolarmente in terapia. Il papà della bimba, Shane McMahon, è sconvolto e devastato da una condanna così: “Sono disgustato e veramente senza parole,” ha detto il padre della bambina al Daily, “Dov’è la giustizia per la mia Evie?”. La coppia ha anche un’altra figlia.