Sciopero aerei 17 luglio: le cause, tutte le proteste e i voli a rischio
Domenica 17 luglio, in Italia, è previsto uno sciopero del settore aereo. La Commissione di garanzia sugli scioperi ha ridotto la mobilitazione a 4 ore, dalle 14 alle 18, dato che, inizialmente, era stata proclamata per tutta la giornata. Tante le proteste, dal personale di terra dell’Enav, l’ente dei controllori di volo, ai lavoratori di Ryanair, easyJet, Volotea e Malta Air.
Le proteste dei sindacati e il comunicato Enava
Come spesso accade, non tutte le compagnie forniscono un numero di cancellazioni: secondo alcuni calcoli, i voli che partiranno dall’Italia sono oltre 410, altrettanto quelli che arriveranno, e a questi si aggiungono alcuni decolli previsti dall’estero per l’Italia dalle 12 alle 14, che saranno appunto annullati per evitare che le compagnie saranno costrette a tenere fermi per qualche ora i veivoli nel nostro Paese. Si stima che ci saranno più di 600 voli cancellati e più di 100mila passeggeri che staranno a terra. I sindacati coinvolti nella mobilitazione, Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, UGL-TA, e UNICA, hanno organizzato quattro azioni distinte a livello nazionale, così come riportato dal comunicato Enava, comprese le seguenti azioni di sciopero locale: Centro di Controllo d’Area di Brindisi, Centro di Controllo d’Area di Milano, Centro di Controllo d’Area di Padova, Centro di Controllo d’Area di Roma, Aereoporto di Bologna. A confermare lo sciopero Ryanar, indetto da Filt-Cgil e Uiltrasporti, gli stessi sindacati, che hanno discusso con il Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili per fare il punto riguardo le problmeatiche del trasporto aereo. Il tutto perché mancano iniziative concrete riguardo la direzione del miglioramento delle condizioni di lavoro e dell’adeguamento dei salari. I lavoratori italiani rivendicano contratti che garantiscono condizioni di lavoro dignitose e stipendi almeno allineati ai minimi salari previsti dal contratto nazionale del trasporto aereo del nostro Paese, così come prevede la legge.
L’ipotesi del Ministro del Turismo e le dichiarazioni della compagnia aerea Ita Airways
Il Ministro del Turismo, Massimo Geravaglia, non esclude la possibilità di precettazione, il quale ha chiesto, in una lettere al Garante degli scioperi, di adottare ogni iniziativa che ritenga opportuna, al fine di evitare disagi riguardo un settore in ripresa. Compresa la precettazione di categoria. Secondo il responsabile del Turismo, bloccare il trasporto aereo significa bloccare il Paese e danneggiare i diritti di viaggiatori ed imprese. Anche Ita Airways sarà coinvolta nella protesta riguardo i controlli di volo: i voli cancellati saranno 122, di tutta l’intera rete del vettore italiano. La compagnia, attraverso un avviso ai viaggiatori pubblicato sul sito, ha sottolineato che potrebbero verificarsi alcune modifiche dell’operativo dei voli e si è vista anche costretta a cancellare alcuni di questi voli, sia nazionali che internazionati, programmati per la giornata del 17 luglio. Riguardo i lavoratori delle compagnie low cost coinvolti dalla mobilitazione, i rappresentanti sindacali criticano le cattive condizioni contrattuali e lavorative a cui sono sottoposti i piloti, gli assistenti di volo e gli altri dipendenti, i quali sostengono siano peggiorate negli ultimi mesi, dopo i tagli e i licenziamenti stabiliti per fronteggiare la crisi economica dopo la pandemia.