Sindrome di Angelman: La bimba che è affetta da una rara malattia

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Sindrome di Angelman è una rara malattia genetica di tipo neurologico, provocata da una mutazione del cromosoma 15 materno.

Si manifesta con gravi deficit intellettivi, comportamentali e motori; il paziente mostra i primi sintomi già nella primissima infanzia, ma non sempre i genitori sono in grado di accorgersene subito.

La sindrome di Angelman è una malattia genetica.

Questa malattia, però, non influisce solo sul suo sonno: la piccola non può neanche parlare e comunica indicando le immagini. Nonostante questo, però, i genitori hanno deciso di mandarla a una scuola tradizionale per non farla sentire diversa dagli altri.

Per Robin Audette e Kirk Hisko, i genitori della piccola, non è una situazione facile. Entrambi, infatti, a malapena riescono a dormire più di sei ore a notte e sono costretti a farlo a turno.

ver è una bambina come tutti gli altri e i genitori non l’hanno mai trattata in modo diverso. Lei è vivace, sempre sorridente e, cosa più importante, felicissima!

Pertanto, la causa scatenante è un’anomalia, o mutazione, di un gene.

La bambina è affetta dalla sindrome di Angelman, una condizione genetica e neurologica che colpisce gravemente le abitudini del sonno di una persona. Per questa malattia, purtroppo, non esiste ancora una cura.

Ai primi sospetti di qualcosa di anomalo, è quindi bene sottoporre il piccolo paziente ad alcuni test genetici, i quali sono in grado di chiarire la situazione.

Purtroppo, la sindrome di Angelman è incurabile, ma esistono delle buone contromisure che alleviano i sintomi e migliorano il tenore di vita dei malati.

Breve richiamo di genetica: il DNA e i cromosomi

Prima di descrivere la sindrome di Angelman, è bene fare un breve richiamo di genetica.

I CROMOSOMI E IL DNA
Ogni cellula di un essere umano sano possiede 23 paia di cromosomi omologhi: 23 sono materni, cioè ereditati dalla madre, e 23 sono paterni, ovvero ereditati dal padre.

Un paio di questi cromosomi è di tipo sessuale, cioè determina il sesso dell’individuo; le restanti 22 paia, invece, sono composte da cromosomi autosomici. Nella loro totalità, i 46 cromosomi umani contengono l’intero materiale genetico, più noto come DNA.

Nel DNA di un individuo sono scritti i suoi tratti somatici, le sue predisposizioni, le sue doti fisiche ecc.

I GENI E LE MUTAZIONI DEL DNA

Il DNA si organizza in tantissime sequenze, più o meno lunghe, chiamate geni.

Cromosomi omologhi

Figura: l’organizzazione di un gene all’interno di una coppia di cromosomi omologhi. Una coppia di cromosomi omologhi contiene specifici geni, tutti aventi due varianti, gli alleli, occupanti la stessa posizione cromosomica e facenti le stesse funzioni salvo mutazioni.

La coppia di cromosomi di sinistra presenta due alleli uguali entrambi azzurri; la coppia di destra presenta, invece, due alleli diversi uno è rosso, l’altro è azzurro.

Ogni gene occupa uno specifico cromosoma e il suo omologo, in quanto è presente in due copie, dette alleli. Un allele proviene dalla madre e risiede nel cromosoma materno; l’altro allele proviene dal padre e alloggia nel cromosoma paterno.

Dai geni originano le proteine, presenti nel nostro organismo. Quando avviene una mutazione del DNA, un gene di un dato cromosoma può risultare difettoso e produrre, di conseguenza, una proteina difettosa, oppure mancare del tutto.

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