Ilaria Leone venne orribilmente stuprata. E’ morì soffocata dal suo stesso sangue dopo un pestaggio brutale, sottoposta a una violenza ripetuta e prolungata. Furono questi i risultati dell’autopsia sul suo povero corpo, straziato la notte tra l’1 e il 2 maggio del 2013 a Castagneto Carducci, nel Livornese.
A massacrarla fu Ablaye Ndoye, senegalese di 34 anni. L’immigrato era già stato condannato a 5 mesi di galera con la condizionale per furto, violenze e risse (aveva minacciato una persona armato di un’ascia) ed era stato raggiunto – si fa per dire – da tre decreti di espulsione mai eseguiti.
La vendetta è l’unica forma di giustizia. E quante Ilaria dovranno morire, prima di vedere i rimpatri di massa? Prima che i giudici la smettano di spalancare le porte davanti all’invasione?