Da alcuni anni ormai tutti i Paesi del Mondo sono impegnati a fronteggiare il problema del Cambiamento climatico, compresa l’Italia. In seguito agli ultimi incontri internazionali, come il G20 di Roma e la Conferenza sul clima di Glasgow, si è deciso di definire un orizzonte comune al fine di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. Per farlo sarà necessario dimezzare le emissioni di anidride carbonica per il 2030 e raggiungere il cosiddetto Net Zero prima di metà secolo, accelerando l’installazione di fonti di energia rinnovali e riducendo l’uso di fonti fossili. In questo l’Italia ha uno dei piani più ambiziosi d’Europa per la sua transizione ecologica, stabilito in 5 punti chiave.
I 5 punti della transizione ecologica italiana
A giugno 2021 è stato approvato il Piano Nazionale di Riprese e Resilienza (PNRR) per promuovere la ripresa del paese in seguito alla pandemia di COVID-19. Con esso sono stati definiti i 5 punti della transizione ecologica:
- Promuovere lo sviluppo di fonti di energia rinnovabile. Partendo dal presupposto che nel mondo l’85% dell’energia utilizzata proviene da combustibili fossili. L’obiettivo in Italia è di arrivare al 55% di energia prodotta da fonti rinnovabili entro i 2030.
- Agricoltura sostenibile ed economia circolare. Per fare questo è necessario ridurre l’uso di pesticidi delle colture, disincentivare l’allevamento intensivo di animali e promuovere soluzioni più efficienti e sostenibili. Mentre per l’economia circolare è fondamentale ridurre la produzione di rifiuti, favorendo il riutilizzo tramite la riparazione, il ricondizionamento e il riciclo dei beni.
- Trasporti ecologici a zero emissioni. L’obiettivo in questo campo è di convertire il trasporto pubblico e privato, abbandonando progressivamente la commercializzazione e poi l’utilizzo di mezzi inquinanti in favore di veicoli a zero emissioni. In particolare nelle grandi città favorire la micromobilità (biciclette, monopattini elettrici, skateboard), e potenziando il trasporto pubblico.
- Stop alle trivelle per l’estrazione di combustibili fossili. Riducendo l’impegno, anche in termini economici, per la ricerca di fonti fossili e possibile accelerare lo sviluppo e la diffusione delle fonti green.
- Tutela dell’ambiente e della biodiversità. I cambiamenti climatici stanno causando un notevole impatto negativo anche sulla flora e fauna del nostro pianeta. Per questo motivo l’Italia ha deciso di partecipare al programma internazionale 30×30, che ha lo scopo di salvaguardare il 30% delle specie marine entro il 2030. Per fare ciò, si è pensato di optare per sistemi di pesca sostenibile, espansione delle Aree Marine Protette (AMP) e la riduzione dell’inquinamento nei mari.
I provvedimenti adottati fin ora da parte del governo
Ad oggi, purtroppo, si sono viste ben poche misure per attuare il programma del PNRR. Complice il fatto che a distanza di poco più di un anno dalla delibera di tale provvedimento si è susseguito un nuovo governo, che sembra avere altre priorità. Secondo il programma di Fratelli d’Italia, ora al governo, lo scopo è realizzare gli obiettivi della transizione ambientale ed ecologica del PNRR, salvaguardando la filiera produttiva dell’industria. Questo vuol dire che probabilmente non saranno disposti a sacrificare la produzione industriale in favore dell’ambiente. Ma non tutto è perduto, a trainare la metamorfosi ecologica potrebbero essere gli stessi cittadini.
Come si stanno muovendo gli Italiani per la transizione ecologica
A migliorare la situazione ecologica del nostro Paese, per fortuna ci stanno pensando gli stessi cittadini. Infatti, secondo gli ultimi sondaggi Ipsos, il 72% degli Italiani vorrebbero avere più pannelli solari e pale eoliche vicino alle loro abitazioni. Non manca l’attenzione per il trasporto sostenibile sia nella vita di tutti i giorni, con l’utilizzo sempre maggiore di mezzi a trazione elettrica o ibrida, ma anche nel turismo, promuovendo opzioni di trasporto turistico ecocompatibile. Anche l’agricoltura e la produzione di alimentari puntano sempre più verso la sostenibilità, per tutelare il patrimonio agroalimentare Italiano.
A questo punto non rimane che augurarsi che il governo si allinei al più presto alle ambizioni di ecosostenibilità dei cittadini, rispettando l’impegno preso nel realizzare gli obiettivi del PNRR.