Truffe al bancomat: Al giorno d’oggi, ciò che ha rivoluzionato la vita di ognuno di noi è indubbiamente la moneta elettronica. Una soluzione comoda e poco ingombrante che però è presa di mira dai truffatori, infatti le segnalazioni a riguardo, sono sempre in aumento; e secondo dati diffusi dalla Banca d’Italia, il numero delle carte elettroniche in circolazione che gli italiani utilizzano, si aggira intorno ai 56 milioni.
Truffe al bancomat? Come difendersi da prelievi fraudolenti e non solo
Le truffe più diffuse a riguardo sono molteplici, e uno dei metodi più utilizzati, consiste nel cercare di decifrare il codice pin osservando la vittima mentre effettua il pagamento in un qualsiasi negozio, per poi clonare la carta e sottrarre il denaro. A volte, si riunisce una vera e propria squadra di malfattori con ognuno un compito assegnato, e tramite passaggi e strategie di distrazione; riescono ad ingannare il malcapitato sostituendo durante un prelievo la carta vera con quella falsa.
Le truffe ai danni di queste carte, come il “phishing”
Un’altra famosa tecnica chiamata “trapping” consiste nell’ostruire con una finta maglia, la fessura dello sportello dove vengono erogati i soldi prelevati; e nel momento in cui la vittima si allontana per chiedere spiegazioni, i ladri rimuovono la maglia finta e scappano via con il bottino. Un altro caso in cui è necessario e importante proteggersi è la clonazione della carta, ecco alcuni semplici accorgimenti per poterlo evitare : • Durante la digitazione del codice pin fare attenzione ad ostruire sempre la visuale di chi sta attorno, soprattutto quando in alcuni sportelli non è presente la protezione del tastierino.
• Quando si effettua un prelievo, non distogliere mai lo sguardo dalla carta, nemmeno se provano a distrarre con qualsiasi scusa. • Nel caso in cui i soldi prelevati non fuoriescono dallo sportello ma la ricevuta afferma il contrario, non bisogna mai allontanarsi, ma mandare qualcun altro a chiedere supporto per la situazione. • Attenzione anche ai “pagamenti contactless” poiché avvicinando il pos alla borsa, si possono effettuare diversi pagamenti anche senza autorizzazione e senza rendersene conto. In questo caso, si può richiedere alla banca una carta che non contenga questa opzione.
Nei casi in cui si è vittima di prelievi e pagamenti fraudolenti, non è mai tardi per sporgere denuncia, anzi bisogna farlo immediatamente nel momento in cui ci si accorge della truffa subita, in modo tale che l’Istituto bancario possa raccogliere i vari elementi sufficienti per un eventuale risarcimento della somma sottratta ingiustamente.