Un’altra infermiera è morta da sola per colpa del Coronavirus. La donna lavorava presso un ospizio e nessuno le ha fatto il tampone. L’infermiera Nicoleta Corina Berinda è morta di Coronavirus mentre si trovava da sola, presso il suo domicilio. La 41enne è stata trovata senza vita dai vigili del fuoco, chiamati dal fratello perché da ore non rispondeva più al telefono. Gli agenti hanno dovuto sfondare la porta di casa per trovare la donna esanime.
Morta infermiera nel torinese, era sola
Nicoleta ha lavorato ogni giorno durante l’emergenza Coronavirus, in una casa di riposo di Beinasco, Torino. Un giorno ha iniziato ad accusare i sintomi tipici della pandemia, ma nessuno le ha fatto un tampone per accertarsene e così è morta, da sola.
L’infermiera aveva febbre alta e tosse molto forte, nel suo caso non è nemmeno riuscita ad arrivare al ricovero per Coronavirus. Solo un esame post mortem ne ha decretato la positività.
I familiari della donna chiedono di aprire un’indagine per verificare se ci sia o meno responsabilità da parte dei suoi datori di lavoro. Sale il numero di medici e infermieri morti per colpa della pandemia, mentre cercano di combatterla si trovano senza protezioni fondamentali o non vengono testati.
A maggior ragione, anche gli anziani della casa di riposo in cui prestava servizio potrebbero essere contagiati ed averglielo passato, o viceversa.
Nelle Rsa sono sempre di più i focolai di Coronavirus, che purtroppo finiscono per decimare il numero degli ospiti, ma anche quello degli impiegati. Il caso più recente vede coinvolta la residenza per anziani Villa Rosa Fiorita, a Fiano Romano: sono 14 le persone contagiate in totale, con un decesso. Il Sindaco Ferilli ha predisposto dei controlli per cercare di capire l’entità del contagio ed eventualmente circoscriverlo, attraverso una task force di medici in collaborazione con la Asl locale.