Variante Delta – Vittorio Sambri, il direttore dell’Unità operativa di Microbiologia dell’Ausl della Romagna nonché professore dell’Università di Bologna, ha parlato del vaccino anti-Covid, sottolineando che non si tratta solo di una responsabilità individuale, “ma anche etica e sociale“. “Il rischio di contrarre il Covid-19 per i non vaccinati oggi, a luglio 2021, è identico a quello che c’era a marzo o aprile 2020, quando le terapie intensive erano piene” ha spiegato Sambri.
Variante Delta, cosa fare prima e dopo il vaccino: il parere degli esperti
“Se riuscissimo a proteggere il numero massimo possibile di persone, allora l’effetto di immunità di gregge proteggerà anche quelle poche persone che veramente non possono vaccinarsi, a causa di serie controindicazioni. La vaccinazione ha un ruolo estremamente importante. Ci permette di ridurre quasi a zero il rischio di andare in ospedale e non si può non fare”
Ci ha tenuto a precisare il direttore Vittorio Sambri e inoltre ha continuato dicendo: “Ma il vaccino e la sua efficacia si misurano nei confronti della produzione di anticorpi verso la malattia. Se sono vaccinato posso infettarmi, anche se è molto meno probabile rispetto a un soggetto non vaccinato. È un evento che comunque può verificarsi, ma non si può parlare di fallimento della vaccinazione, perché questa agisce non contro la positività in sé, bensì contro la malattia. La vaccinazione non abolisce la circolazione virale, anche se la riduce in maniera molto consistente, ma la malattia”